
Non so bene cosa scrivere in questo mio articolo , la parola di fondo é solo una , “vuoto” . Potrei parlare del mio di vuoto , o dei vuoti della vita , che poi l’esperienza di questi “vuoti ” e soggettiva quindi si parlerebbe sempre di me . Sta di fatto che molto spesso mi prende questa sensazione allo stomaco sin da quando ero piccolo , da bambino però la traducevo più in noia e attingevo al cibo (forse lo avrò già raccontato ) spontaneamente quando essa mi pervadeva e mangiavo così per “noia” . Oggi invece é una sensazione che sembra quasi che la vita che pullula di sensazioni ed emozioni sgargianti e positive stia per finire e si circonda attorno a te attorniandosi in un forte senso di apatia con un buco enorme allo stomaco . Credetemi ho provato di tutto per riempire il vuoto ,Shopping compulsivo , abuso di psicofarmaci , e via dicendo , ma il giorno dopo il vuoto era lì , che si ripresentava . Questo poi si ripercuote anche sui rapporti con le persone perché quando ti leghi emotivamente ad una persona rischi la dipendenza affettiva ed io per colpa di essa ci sono stato molto male a separarmici Però voglio mettere un “però” la mia attuale psicologa mi ha dato un suggerimento che non avevo mai colto con altri terapeuti , forse non lo avevo voluto ascoltare , sta di fatto che questa volta mi é entrato meglio in testa e mi é rindondato meglio nel cervello . Ovvero che quando arriva la sensazione del vuoto bisogna imparare a conviverci , a starci , bisogna abituarsi a non cercare di riempirlo con beni materiali e chiacchere , perché tanto ti puoi arrampicare sugli specchi quanto vuoi ma prima o poi in giornata la sensazione potrà arrivare e non puoi sempre cercare di giustificarla con cibo spazzatura o altre futili cose. Credo che elaborare questo concetto prima ascoltando con attenzione le parole della terapeuta poi scrivendolo sia importante nei miei riguardi . Anche condividerlo con qualcuno che magari si può rivedere nelle mie parole e chissà che ognuno in se non ha un piccolo vuoto da colmare.
Anch’io convivo da sempre con questo vuoto.
Anche quando convivevo con la mia ex, perchè il vuoto è una cosa molto personale e si può percepire anche se abbiamo una numerosa e bellissima famiglia.
Su internet ho trovato gli stessi consigli: non ricacciarlo, bensì ascoltarlo. Mettiti sul divano in silenzio e ascolta le sensazioni. Ascoltale e basta.
La conosci la canzone degli 883?
“Il vuoto credo che non si riempia mai
Per tutti è così (seeeeeee)
Si perché è un po’ il vuoto di tutti noi
Ci sbattiamo tanto per chiuderlo
Ci proviamo e non ci riusciamo mai
Allora tanto vale conviverci
Cumuli di roba e di spade
Non ti servono a un cazzo lo sai
Cumuli di cazzi tuoi
Ci son sempre e cancellarli non puoi
Cumuli di roba e di spade
Non ti riempiono quel vuoto lo sai
Tanto quello non si riempie mai
Perché forse fa un po’ parte di noi”
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Grazi per la tua condivisione latte scaduto, la canzone come si chiama ? Così me la ascolto
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Cumuli di roba e di spade.
Parla di un amico tossicodipendente.
Cmq ripeto: quel senso di vuoto è fisiologico, fa parte della natura umana.
Secondo me è ,COME TUTTE LE INSODDISFAZIONI, il *MOTORE* che spinge l’umano a migliorarsi, evolvere, ecc.
Se l’essere umano fosse contento e soddisfatto, sarebbe rimasto a vivere nelle caverne.
L’eterno desiderio di avere di più e vivere più emozioni, ci porta a scoprire l’america, ad andare sulla luna, su marte, ci porta a SOCIALIZZARE (l’essere umano è un animale da branco e da solo non sopravviverebbe), a riprodurci fecondando più donne, ecc ecc.
Insomma, è un istinto naturale che ha molti motivi per esistere, ma ha anche questo effetto collaterale.
Non a caso molti artisti famosi hanno sofferto molto. Pensa ai famosi cantanti contemporanei: tutti fattoni e ubriaconi che di tanto in tanto devono andare a disintossicarsi.
Pensa al cantante dei nirvana, pensa a Amy Winehouse, ecc.
Pensa ai testi delle vecchie canzoni di Vasco Rossi o Franco Califano (“tutto il resto è noia”), ecc ecc ecc.
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Si ma se fai una ricerca su Google e digiti “mi sento vuoto” trovi ormai mille patologie , ti vogliono appioppare di tutto ormai peggio della lebbra sulla propria salute emotiva . Io sono d’accordo con te solo che di questi argomenti non se ne parla abbastanza ma secondo me chi più chi meno un po’ il vuoto lo sentiamo tutti
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Tutti! Sicuro! Ma cerchiamo di non mostrarlo: con gli amici si ride e si scherza come se non ci fosse… ma ogni tanto, tra una risata e una cazzata, si riesce a scorgere in qualche amico quel desiderio di aprirsi un pochino, ma che cerca di nascondere per non essere patetico.
Ma se fai attenzione ogni tanto qualcuno si lascia andare una frase malinconica, seria…
ed è lì ,su quelle persone, che vale la pena di concentrarsi.
Ci si fiuta. I lupi solitari si cercano
E non sto parlando di accoppiamenti, ma anche solo di amicizia, frequentazioni, anche se su internet pare che il rimedio a tutti i mali si il finire accoppiati (dalla botta e via al farsi una famiglia).
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